Su gli ascolti, giù la pubblicità. Le prospettive nere del 2020 per tutti i media

Agli ascolti e alle visualizzazioni non corrispondono i risultati economici. Emerge anche dalla relazione annuale dell’Agcom. Insomma, “il primo trimestre dell’anno è già negativo per tutti i media e le previsioni asciano supporre una flessione degli introiti pubblicitari a fine anno potrebbe oscillare tra l'11 e il 14%, con una perdita attesa nell'ordine del miliardo di euro rispetto al 2019”.

Nella fase più acuta della pandemia, scrive l'Autorità per le Comunicazioni, “le fonti informative televisive e online hanno segnato un'impennata negli ascolti e nella fruizione”. I telegiornali della sera sono saliti di 4 e 5 punti percentuali, conquistando nel complesso oltre la metà dell’audience. La stessa informazione locale della Tgr (e quella delle emittenti locali) hanno visto numeri record. Ed è andata nello stesso modo per siti e app di informazione.

Nello stesso momento tuttavia c’è stata una “forte contrazione delle entrate pubblicitarie”, in un contesto “di forte crisi economica e profonda incertezza per imprese e famiglie”.

Anche per quotidiani e periodici il volume di copie vendute ha continuato a decrescere sensibilmente “benché le edicole rientrassero tra le poche attività commerciali a poter rimanere aperte”.

Ultima modifica: Gio 9 Lug 2020