No ai capannelli, interviste solo in sicurezza

No alle interviste a capannello, come purtroppo è avvenuto più volte nelle elezioni di settembre, Dopo le proteste, i dubbi e anche la presa di poizione dell’Ucsi Puglia (leggi qui), Usigrai, Fnsi e Associazione Stampa parlamentare dichiarano in un comunicato che «tuteleranno in ogni sede i giornalisti e gli operatori che dovessero subire conseguenze disciplinari per la mancata partecipazione a situazioni a rischio».

Prosegue la nota: «Vista la frequente assenza di regole certe nella organizzazione di eventi politici, i direttori e i capiredattori hanno il dovere di proteggere i colleghi, esposti in prima linea, ribadendo che i giornalisti, operatori, specializzati, si devono astenere dal partecipare a "tonnare" o assembramenti per realizzare interviste o prendere semplici dichiarazioni».

Molte volte – fanno notare dal sindacato – sono coinvolti lavoratori precari, che devono “inseguire” la dichiarazione del momento. Ma la questione è anche un’altra, e coinvolge l’organizzazione dehgli incontri. Così, leggiamo, «la tendenza a svolgere manifestazioni, conferenze stampa, senza il rispetto delle regole è purtroppo bipartisan: vanno tutte condannate con la stessa forza. Davanti a un assembramento, giornalisti e troupe devono allontanarsi».

La richiesta del rispetto delle norme è rivolta ai politici e ai rappresentanti delle istituzioni: in ogni caso «di fronte a tali rischi, le giornaliste e i giornalisti italiani si rifiuteranno di partecipare alle iniziative, segnalando nei propri servizi la violazione, da parte degli organizzatori, delle norme in essere riferite all'emergenza Covid-19»

Ultima modifica: Lun 12 Ott 2020