Per Mattarella nella pandemia maggiori rischi a causa della disinformazione

Torna sul tema della “disinformazione” il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella celebrando a Roma "I Giorni della Ricerca", iniziativa promossa dall'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

Nel suo intervento ha evidenziato i rischi della “cattiva informazione”, in una fase in cui invece abbiamo bisogno di notizie certe e verificate.

Ecco una parte del suo intervento:

«La ricerca si associa anche a un altro termine: “responsabilità”, di cui oggi apprezziamo molto il valore. La società della comunicazione immediata e globale ci mette a disposizione conoscenze fino a ieri inaccessibili. Ma talvolta ciò può anche disorientare, e taluno finisce nel tunnel delle false notizie, delle dicerie, della perversa volontà di ingannare con la disinformazione.

Accade persino nel pieno di questa tragica pandemia. Si sentono voci che spingono a comportamenti irresponsabili e sospingono quanti vogliono sottrarsi alle responsabilità collettive. La voce della ricerca, i dati che ci fornisce, le verifiche che conduce, il rigore e la trasparenza delle sue procedure costituiscono un antidoto a queste derive, e ci riportano a una visione razionale dei problemi, senza la quale saremmo più deboli e insicuri.

Ci rammentano anche che ciascuno – quale che sia il suo ruolo - deve avvertire il dovere non soltanto di non disperdere lo sforzo collettivo ma di contribuirvi; di non sottrarsi al proprio compito.

Senza dimenticare che il vero nemico, di tutti e di ciascuno, è il virus; che il responsabile di lutti, di sofferenze, di sacrifici, di rinunce, di restrizioni alla vita normale è il virus».

Sono parole che certo sono indirizzate anche ai giornalistie atutti gli operatori dell’informazione.

Il Capo dello Stato ha consegnato il Premio AIRC "Credere nella Ricerca" all'Azienda Agricola Francescon, "per aver creduto con costanza nella Ricerca Scientifica Oncologica finanziando il percorso di giovani ricercatori e aver dimostrato uno spirito resiliente, nel rinnovare il proprio sostegno anche in situazioni di difficoltà, come quelle presentate dalla pandemia" e a Mediaset, "per essere da oltre 20 anni al fianco di Fondazione AIRC con un supporto costante alle campagne nazionali e con iniziative speciali attraverso Fabbrica del Sorriso che hanno consentito di destinare importanti risorse al lavoro degli scienziati della Fondazione impegnati in progetti di ricerca sui tumori pediatrici e su quelli che colpiscono le donne".

Il Premio "Guido Venosta" è stato consegnato al Professor Alberto Bardelli dell'Università di Torino e al Professor Salvatore Siena dell'Università degli Studi di Milano, "per lo sviluppo di nuove tecniche diagnostiche e nuovi approcci al trattamento del tumore al colon attraverso una esemplare sinergia tra ricerca pre-clinica e terapia".

Foto: quirinale.it

Ultima modifica: Lun 26 Ott 2020