Viminale: nel 2020 aumentano le minacce ai giornalisti

Per il Viminaleaumentano leintimidazioni nei confronti dei giornalisti, in Italia. Erano 73 le minacce accertate nel 2018, 87 nel 2019 e adesso, che l’anno non è ancora finito, sono 129.

Lo riporta con accuratezza l'Osservatorio sulle minacce ai cronisti istituito nel 2017 dal Viminale in collaborazione con la Federazione nazionale della Stampa italiana e l'Ordine dei giornalisti.

La criminalità organizzata è responsabile nel 20% dei casi; la maggior parte delle minacce derivano – si legge da "contesti socio/politici e altri contesti”.

Cambia anche la forma della minaccia, sempre più attraverso web e social (25% l’anno scorso, più del 40% nel 2020).

Lazio, Sicilia, Campania, Calabria e Lombardia restano le regioni con il maggior numero di minacce (101 episodi, pari al 78,3% del totale degli atti intimidatori).

Oggi sono 21 le misure di protezione personale in atto nei confronti di giornalisti: una in più rispetto a tre mesi fa. In 3 casi con "scorta su auto specializzata", in 4 con "tutela su auto specializzata", in altri 14 con "tutela su auto non protetta". Roma, Milano, Napoli, Torino, Reggio Calabria, Viterbo, Caserta, Bergamo, Firenze, Ragusa e Modena le province dove vivono i giornalisti sotto protezione.

E le minacce ai giornalisti non si sono fermate neanche durante il lockdown: dal 9 marzo al 18 maggio si verificati 33 episodi. Addirittura il 61% di questi è avvenuto con i mezzi di comunicazione online, social network in primis.

Ultima modifica: Ven 13 Nov 2020