Anche l'Ucsi chiede verità e giustizia per Giulio Regeni

Anche l’Ucsi, partendo dal Friuli Venezia Giulia e attraversando lo stivale fino alla Sicilia, aderisce alla campagna per chiedere verità e giustizia sulla tortura e l’uccisione di Giulio Regeni. Il 25 gennaio è il quinto anniversario della sua scomparsa e a Fiumicello (la città di Giulio) si è svolta un’iniziativa a cui ha partecipato anche il sindacato dei giornalisti. Una diretta on line è partita intorno alle 19, l’orario dell’ultima telefonata ai familiari nel gennaio 2016.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto: «L'azione della Procura della Repubblica di Roma, tra molte difficoltà, ha portato a conclusione indagini che hanno individuato un quadro di gravi responsabilità, che, presto, saranno sottoposte al vaglio di un processo, per le conseguenti sanzioni ai colpevoli. Ci attendiamo piena e adeguata risposta da parte delle autorità egiziane, sollecitate a questo fine, senza sosta, dalla nostra diplomazia».

«In questo doloroso anniversario – conclude il presidente della Repubblica – rinnovo l'auspicio di un impegno comune e convergente per giungere alla verità e assicurare alla giustizia chi si è macchiato di un crimine che ha giustamente sollecitato attenzione e solidarietà da parte dell'Unione Europea. Si tratta di un impegno responsabile, unanimemente atteso dai familiari, dalle istituzioni della Repubblica, dalla intera opinione pubblica europea».

Qui sotto l'iniziativa dell'Ucsi ad Assisi, nel 2018, con le tshirt per sostenere la battaglia dei familiari di Giulio Regeni.

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Ultima modifica: Lun 25 Gen 2021

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