La disinformazione vola ancora sui social

Nonostante tutte le contromisure annunciate e (in parte) adottate, la disinformazione vola sui social network.

Il German Marshall Fund ha analizzato il comportamento di Facebook e Twitter negli Stati Uniti in quest’ultimo periodo.

Sul coronavirus e sulle elezioni, in particolare, i numeri sono impressionanti. Prendiamo Facebook, ad esempio. E’ diminuita la cifra di interazioni con i siti, ad eccezione di quella con quei siti che diffondono fake news. Si parla di oltre un miliardo di link e condivisioni solo nell’ultimo trimestre (il 25% del totale), il doppio rispetto a cinque anni fa.

Va anche peggio su Twitter, dove queste condivisioni sospette o chiaramente basate su notizie false raggiungono un terzo del totale (47 milioni su 155).

Ultima modifica: Ven 5 Feb 2021