Draghi e le misure contro la crisi del lavoro e dell'impresa (anche nel giornalismo)

Parla indirettamente anche di noi il presidente del Consiglio Mario Draghi. In fondo si riferisce anche ai giornalisti, alle aziende editoriali, alla crisi che da tempo condiziona questo settore e lo impoverisce sempre più.

E così c’è un primo commento del segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso: «Emergono la criticità del mercato del lavoro e la necessità di mettere a punto una strategia di sostegno delle imprese e del lavoro. Si tratta di politiche necessarie, che dovranno trovare una declinazione anche nel settore dell'informazione, dove è ineludibile la necessità di far fronte alle troppe diseguaglianze che mettono in discussione la dignità del lavoro e delle persone».

«L'informazione di qualità – prosegue l’intervento di Lorusso rilanciato sul sito della Federazione – non può prescindere dal riconoscimento di diritti e retribuzioni dignitose a migliaia di giornalisti, giovani e meno giovani, oggi costretti a lavorare in condizioni di inaccettabile precarietà e di sfruttamento. Nel solco del percorso indicato dal presidente Draghi, sarà necessario riprendere al più presto i tavoli di confronto, avviati con il precedente esecutivo, per discutere di riforma complessiva del settore e della professione e di contrasto al lavoro precario, temi cruciali per rafforzare il ruolo dell'informazione, sempre più essenziale per la salvaguardia delle istituzioni democratiche».

Foto: governo.it

Ultima modifica: Mer 17 Feb 2021