Class action contro Facebook, in nome della privacy

Gli algoritmi di Facebook non potevano fornire le informazioni sul possibile nome di una persona in una foto, come invece è accaduto nel 2016.

La class action di un milione e mezzo di persone negli Stati uniti ha avuto successo e ciascuno di loro ora percepirà 350 dollari. Il totale per Facebook ammonta a 650 milioni. Il social network in ogni caso ha abbandonato quell’applicazione.

Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, «con la causa il gigante dei social media era accusato di violare una legge sulla privacy dell'Illinois, non chiedendo il consenso per utilizzare la tecnologia di riconoscimento facciale per scansionare le foto caricate dagli utenti e archiviarle digitalmente».

La nota dell’azienda afferma: "Siamo lieti di aver raggiunto un accordo in modo da poter superare la questione, è nell'interesse della nostra community e dei nostri azionisti".

Questo accade proprio mentre il vertice del G20 ha trovato l’intesa sulla web tax per i guiganti della Rete. Dovrebbe essere varata a metà 2021.

Ultima modifica: Lun 1 Mar 2021

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