Giornalisti intercettati, preoccupazione e appello per un chiarimento

Il caso dei giornalisti intercettati su mandato della Procura di Trapani provoca polemiche e indignazione nella categoria e in chi la rappresenta.

«Le autorità di garanzia chiedano chiarimenti e li rendano pubblici», scrive in una nota la Federazione della Stampa. Il quotidiano Domani ha rivelato infatti che numerosi giornalisti che si stavano occupando di questioni legate alla Libia e ai viaggi dei migranti verso l’Italia sarebbero stati intercettati fin dal 2016, nell’ambito di un’indagine sui reati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

«Inquietante e molto grave», dice Raffaele Lo Russo, segretario generale della Fnsi, che poi aggiunge: «Non vorrei che questa operazione fosse nata per individuare le fonti di questi colleghi. E’ gravissimo che giornalisti vengano intercettati mentre fanno il loro lavoro».

Tra i giornalisti finiti nelle registrazioni e nei tabulati ci sono Nancy Porcia (anche nei dialoghi con il suo avvocato), l’inviato di Avvenire Nello Scavo (mentre parla con una sua fonte sulle modalità per ricevere un video che dimostra le violenze subite dai migranti in Libia), Francesca Mannocchi (al telefono con esponenti delle Ong), Sergio Scandura di Radio Radicale, Antonio Massari, cronista giudiziario del Fatto Quotidiano, Fausto Biloslavo de Il Giornale e Claudia Di Pasquale di Report.

Anche la Federazione europea dei giornalisti (Efj) ha annunciato che immagini chiederà alla Procura di Trapani una spiegazione di questa massiccia violazione della riservatezza delle fonti dei giornalisti. Il fatto già «è stato segnalato alla Piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione del giornalismo».

L’Ordine nazionale dei giornalisti ha fatto appello a Mattarella. «Siamo di fronte allo sfregio del segreto professionale – scrive il presidente Carlo Verna – la vicenda relativa all’inchiesta della Procura di Trapani sulle Ong, leggendo le cronache appare di estrema gravità e merita una mobilitazione non solo della categoria che l’Ordine dei giornalisti promuoverà». 

La questione naturalmente è adesso anche sul tavolo del ministro Marta Cartabia, che ha disposto gli opportuni accertamenti. 

Ultima modifica: Lun 5 Apr 2021