Sempre meno 'zone bianche' nella libertà di informazione
Sono sempre meno le 'zone bianche' della libertà di stampa nel mondo. E l'Italia restaal 41° posto secondo il World Press Freedom Index di Reporter Senza Frontiere (vedi riquadro) di quest’anno.
In 130 dei 180 Paesi valutati ci sono situazioni 'gravissime', 'difficili' o 'problematiche' per la professione giornalistica. Invece 12 Paesi su 180, appena il 7%, mostrano una 'buona situazione'. Mai così pochi da qualche anno a questa parte.
Ai primi posti la Scandinavia: Norvegia, Finlandia, Svezia e Danimarca sono le prime quattro in un continente, l’Europa, che resa comuncque la regione più dicura.
Sende al 13° posto la Germania , a causa delle «decine di giornalisti attaccati da manifestanti vicini a movimenti estremisti e cospiratori durante le manifestazioni contro le restrizioni anti-Covid», la Francia è al 34° posto per l’intervento nelle manifestazioni contro il disegno di legge "sicurezza globale".
Al 150esimo posto la Russia, l'Arabia Saudita è 170’, la Siria 173’. Tra gli ultimi venti Paesei, sei sono africani.