Il 'ministero del giornalista', con verità e prossimità

Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha partecipato ad un incontro in Umbria in occasione della giornata delle comunicazioni sociali.

«Si è parlato di "ministero del giornalista", di "ministro della verità", ma anche di giornalismo dedito alla "educazione delle coscienze", se esercitato nel rispetto delle regole deontologiche della professione e nella raccolta di più fonti possibili, e di "giornalismo di prossimità", nel dare voce ai territori e alle loro storie di vita più periferiche con il recarsi sul posto e non limitandosi al "sentito dire"».

Bassetti ha invitato i giornalisti a "vivere la professione con passione e dedizione nel 'pedalare' con tenacia", rifacendosi con la metafora al Giro d’Italia che è appena trasnitato da queste parti.

Paolucci Bedini ha ringraziato quanti hanno preso parte. Perché - ha commentato - "è vero che i giornalisti si occupano di tante cose, ma non così spesso di se stessi e la possibilità di incontrarsi, di dedicarsi un tempo così prezioso di confronto, anche sulle parole del Papa, mi sembra una cosa da sottolineare".

Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, il vescovo delegato della Conferenza umbra Luciano Paolucci Bedini “ha fatto un parallelo con la recente dichiarazione del Papa circa il ministero laicale dei catechisti nella Chiesa, parlando del "ministero del giornalista"» nel momento in cui viene svolto come servizio alla comunità”. E ancora: "mi piacerebbe poter ragionare con voi del servizio del giornalista come un ministero".

Gli ha fatto eco il presidente dell’Ordine dei giornalisti umbri Roberto Conticelli: «l’operatore dei media è "il ministro della verità, perché il messaggio del Santo Padre e le riflessioni di mons. Luciano inducono a questo».

Ultima modifica: Gio 20 Mag 2021