Giornalisti in piazza per sollecitare il governo ad intervenire nella crisi dell'editoria

I giornalisti italiani tornano in piazza. Il Consiglio nazionale della Fnsi infatti si riunirà in seduta straordinaria giovedì 7 ottobre in piazza Montecitorio, a Roma. rischia di dargli il colpo di grazia.

A luglio scorso, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – si legge in una nota della Fnsi - ha richiamato l'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica sul pesante clima, spesso sfociato in minacce e aggressioni, che si respira nei confronti della libertà di informazione. Mafiosi, corrotti, negazionisti di varia natura hanno messo nel mirino i giornalisti e il diritto dei cittadini ad essere informati. La gravità della situazione è confermata dai dati forniti dall'Osservatorio del ministero dell'Interno.

Ma adesso il governo – continua la Fnsi – “pensa di intervenire soltanto per smantellare il sistema pensionistico e il welfare dei giornalisti italiani. Al netto degli annunci, non si intravede alcun provvedimento di natura strutturale per accompagnare il settore dell'editoria, duramente provato da una crisi industriale senza precedenti dovuta alle profonde trasformazioni del mercato globale, verso la transizione al digitale. Non c'è alcun segnale concreto su questioni fondamentali che riguardano la libertà, i diritti, la dignità del lavoro di chi ogni giorno si sforza di aiutare i cittadini a conoscere e a comprendere”.

Nella nota si evidenzia come siano “scomparsi dall’agenda” temi come il contrasto al precariato crescente e alle querele bavaglio, l'equo compenso, la riforma del servizio pubblico radiotelevisivo. “E’ necessario avviare al più presto un confronto con editori, giornalisti e lavoratori del comparto, sollecitato anche dai sindacati confederali, per restituire dignità all'informazione italiana.

Ultima modifica: Dom 26 Set 2021