La lettera appello della Fnsi

Quella della Federazione nazionale della stampa, pubblicata in questi giorni sui quotidiani, è una lettera-appello a Governo e Parlamento, per «non lasciar morire l'informazione italiana».

Si legge: «Il diritto dei cittadini a essere informati è sotto attacco. I giornalisti sono nel mirino di organizzazioni criminali e neofasciste. Vengono quotidianamente intimiditi, minacciati, picchiati per via del loro lavoro. Una crisi senza precedenti mette in ginocchio il settore dell'editoria. L'occupazione è sempre più precaria. Migliaia di giornalisti sono costretti a lavorare senza diritti, senza tutele e con retribuzioni indegne di un Paese civile».

E poi un attacco diretto_ «Governo e Parlamento dimenticano l'articolo 21 della Costituzione. Non vogliono fermare le querele bavaglio. Non vogliono norme per l'equo compenso e per contrastare il precariato».

Il comunciato affronta anche la questione spinosa dell’Inpgi. LAa fine della sua autonomia significherebbe, secondo il sindacato dei giornalisti, «dare il via allo smantellamento progressivo dell'autonomia e del pluralismo dell'informazione, pilastro di ogni democrazia».

Ultima modifica: Lun 18 Ott 2021