Parlamento europeo sollecita sostegno ai media e ai giornalisti

La pandemia e la crisi economica sono state una miscela esplosiva per molti media in Europa. Adesso una risoluzione del Parlamento europeo, ‘Europe’s Media in the Digital Decade: an Action Plan to Support Recovery and Transformation‘, stabilisce disposizioni per sostenere il settore e per rafforzare i finanziamenti al comparto in un contesto sempre più digitalizzato.

Serve “un finanziamento più solido e duraturo del settore dei media, e iniziative di salvaguardia per proteggere la loro libertà e l’indipendenza”, leggiamo su Euractiv.it. Non solo: affronta la quetsione delle piattaforme on line e del loro enorme strapotere.

Euractiv sottolinea che “le prime stime indicano una che i mezzi di informazione hanno subìto durante la pandemia una perdita di introiti pubblicitari tra il 20% e l’80%. Anche il settore audiovisivo dell’UE ha subìto perdite sostanziali, con i cinema che hanno registrato un calo del 70% delle entrate al botteghino nel 2020, insieme a un aumento dei costi di produzione”.

La Commissione europea, in questi mesi, ha dato il via all’iniziativa NEW, ma evidentemente le risorse non sono sufficienti. Da qui nasce l’appello a creare un fondo permanente europeo per i mezzi di informazione e politiche nazionali più mirate.

Ma la risoluzione chiede esplicitamente anche “l’apertura di una consultazione sulle azioni legali temerarie utilizzate per mettere a tacere i giornalisti”. La Commissione nel 2022 lancerà poi un Media Freedom Act, che dovrebbe creare un meccanismo a livello dell’UE per tenere traccia della proprietà dei media e del pluralismo.

Nelle interviste rilasciate al portale di informazione europea, si evidenzia proprio come il lungo periodo della pandemia abbia amplificato il ruolo del giornalismo di qualità; “un’assenza di resoconti professionali e rapidi durante i periodi di pandemia può costare vite umane”.

Ultima modifica: Ven 22 Ott 2021