Amnesty International: con la pandemia più limiti alla libertà di stampa

Durante la pandemia alcuni governi hanno sensibilmente limitato la libertà di stampa.

Così, accanto ad un "grande flusso di disinformazione",si è ridotta la libertà delle persone di informarsi e di far fronte alla crisi sanitaria. Lo scrive in un rapporto Amnesty International. Il documento si intitola 'Silenced and Misinformed: Freedom of Expression in Danger During Covid-19'. Alcuni stati hanno deciso di "mettere fine alla cronaca indipendente" o "attaccare persone che sono state direttamente critiche o che addirittura hanno solo tentato di esaminare la risposta del loro governo".

Si segnala anche il caso della Cina, che ha aperto già nei primi mesi cinquemila procedimenti giudiziari con l'accusa di "fabbricazione e diffusione deliberata di informazioni false e dannose" sulla crisi sanitaria.

Secondo il direttore di Amnesty, "le persone non sono state in grado di accedere alle informazioni su Covid-19, compreso come proteggere se stesse e le loro comunità" e questo può aver contribuito ai cinque milioni di decessi provocati dalla pandemia.

Ultima modifica: Lun 25 Ott 2021