Il governo vara le norme sul diritto d'autore

L’Italia ha approvato la direttiva comunitaria sul diritto d’autore. Il decreto legislativo è stato approvato in via definitiva dal governo. E le prime reazioni delle rappresentanze dei giornalisti e dell’industria creativa sono positive.

La novità di maggior rilievo è che le piattaforme online (quindi anche i social network), quando concedono l’accesso al pubblico a opere protette dal diritto d’autore caricate dai loro utenti ed escludi utilizzi scientifici e didattici, hanno l’obbligo di ottenere un’autorizzazione da parte dei titolari dei diritti quando consentono l’accesso a “opere protette dal diritto d’autore”. Il principio introdotto è quello della remunerazione adeguata. Dovrà essere proporzionale al valore dei diritti.

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna parla di “un risultato importante per tutto il settore dell’editoria” ed esprime “apprezzamento nei confronti del sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles”. Poi continua: “Riteniamo necessario però che tale risultato sia prodromico di una nuova legislazione per il giornalismo, sulla quale il confronto è indifferibile. Se il giornalismo è l’ossigeno per la democrazia, norme che ne favoriscano la qualità, dalla riforma dell’accesso alla professione, all’equo compenso, al contrasto delle querele bavaglio, sono indispensabili”.

Anche il segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso esprime soddisfazione. Ora auspica che “possa partire una stagione di confronto che abbia al centro la valorizzazione del lavoro giornalistico e la lotta al precariato. Nelle misure di sostegno e negli interventi di carattere finanziario a sostegno del settore già varati, così come fra quelli inseriti nello schema della prossima legge di stabilità, il lavoro giornalistico è il grande assente”.

Ultima modifica: Sab 6 Nov 2021