La lezione di Leone: 'La stampa sia a servizio della verità, e almeno tuteli la dignità delle persone'

Scriveva il presidente della Repubblica Giovanni Leone che «la stampa è al servizio della verità, ma sappiamo tutti come questa sia inafferrabile. Accontentiamoci allora che la professione giornalistica sia esercitata con l'attenta, perfino esasperata, ricerca del riscontro oggettivo, con buona fede, con la consapevolezza dell'influenza che perfino la pubblicazione di una semplice notizia di cronaca o di un commento può esercitare sulla pubblica opinione e talora sullo sviluppo della società. Credo che si possa fare caloroso invito ad avere tutti riguardo della dignità della persona, che va salvaguardata nella massima misura».

Queste frasi le ha riportate il presidente di oggi, Sergio Mattarella, nell’incontro di questo giovedì 11 novembre al Quirinale. Sono parole «profetiche» ed è anche «difficile trovare parole più misurate e più umane per definire la responsabilità degli organi di informazione e dei giornalisti che dovrebbe essere sempre doverosamente rispettata».

Eppure Leone si dimise proprio per la campagna di stampa contro di lui. E qui c’è la critica dura di Mattarella: «Difficile trovare una campagna giornalistica scandalistica e invereconda come quella diretta contro il Presidente Leone, secondo un modello altre volte registrato».

Foto: Quirinale.it

Ultima modifica: Ven 12 Nov 2021