Proteggiamo meglio i minori, via libera del Garante alla nuova Carta di Treviso

Anche il Garante ha dato il via libera alle modifiche della Carta di Treviso.

La prima versione risale al 1990, nel corso degli anni ha subito diversi adattamenti e ora è parte integrante del Testo Unico dei doveri del giornalista. L’Autorità garante per la protezione dei dati personali adesso ha dato l’ok alla riformulazione della Carta sulla corretta informazione nei fatti di cronaca che riguardano i minori, modifica che risale a pochi mesi fa.
«L’obiettivo è di rendere la Carta più aderente alla realtà, più chiara ed efficace, ma anche di immediata consultazione. Una specie di decalogo per i giornalisti utile soprattutto nelle cosiddette “zone grigie”, ovvero in quei contesti di non facile interpretazione, arrivando anche a una “tutela declinata in funzione dell’età e delle circostanze di fatto”».

L’idea che sta alla base del nuovo testo è che «il minorenne non va nascosto ma protetto», sottolineano Carlo Verna, presidente uscente dell’Ordine dei giornalisti, e il coordinatore del gruppo di lavoro, Franco Elisei, che è stato confermato presidente dell’ordine dei giornalisti delle Marche.
Il comitato per la revisione, che ha concluso a luglio il suo lavoro, era composto da consiglieri dell’Ordine dei giornalisti, esponenti della magistratura, psicologi, esperti di deontologia e osservatori dell’Autorità garante dell’Infanzia e dell’adolescenza.

Ultima modifica: Sab 20 Nov 2021