Rsf denuncia: 127 giornalisti in carcere in Cina

Secondo Reporters sans frontières (Rsf) in Cina ci sono 127 giornalisti in carcere per le loro idee e il loro lavoro.

L’accusa, denuncia l’organizzazione, è molto spesso quella di "provocare disordini". Il Paese figura al 177° posto nella classifica della loibertà di stampa.

Dieci di loro sono stati arrestati per le inchieste sulla pandemia, in particolare a Wuhan, la città da cui tutto è partito. E in nome della lotta al terrorismo sono stati incarcerati i giornalisti uiguri che si occupavano delle vicende dello Xinjiang.

Ultima modifica: Ven 10 Dic 2021