Sei giornalisti uccisi in Europa nel 2021. Aumentano anche le aggressioni

Sei giornalisti sono stati uccisi in Europa nell’anno appena trascorso.

Sono, come riporta il rapporto della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj): Hazım Özsu, ucciso con una pistola nella sua casa in Turchia; il giornalista televisivo Giorgos Karaivaz , ucciso fuori dalla sua casa in Grecia; i giornalisti Maharram Ibrahimov e Siraj Abishov , uccisi dall'esplosione di una mina in Azerbaigian; il giornalista di cronaca nera Peter R. de Vries , colpito alla testa in Olanda; il giornalista Aleksandre Lashkarava , morto una violenta aggressione in Georgia.

Nel mondo, dal 1° gennaio 2021, 45 giornalisti sono stati uccisi e 365 sono oggi in prigione. Inolytre, la piattaforma del Consiglio d'Europa per la protezione del giornalismo ha registrato 242 gravi violazioni della libertà di stampa nel 2021, con 74 casi di “attacchi alla sicurezza fisica e all'integrità dei giornalisti”.

Turchia, Francia, Ucraina, Grecia, Georgia, Spagna e Paesi Bassi sono i Paesi con il maggior numero di casi.

Nell prigioni europee ci sono 95 giornalisti: 34 in Turchia , 32 in Bielorussia , 25 in Russia, tre in Azerbaigian e uno, Julian Assange , nel Regno Unito.

Ultima modifica: Dom 2 Gen 2022

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