Il rischio continuo della disinformazione

«Nell’era del giornalismo digitale, troppo spazio è stato lasciato ai professionisti della disinformazione». E’ quanto era già emerso nel convegno sul tema “Giornalismo e Disinformazione”, che si è svolto a metà dicembre all’Università di Palermo.

«Troppo spazio è stato lasciato ai professionisti della disinformazione, agli haters, ai businessmen attenti solo ai loro profitti. Tuttavia, il dibattito scientifico lascia intravedere la possibilità di produrre un’informazione di qualità, che sia in grado di soddisfare i più elevati standard etici, intercettando i cambiamenti delle tecnologie e del mercato per intersecarli con i valori professionali.

Riteniamo, in altri termini, -conclude il documento finale- che l’allargamento del campo giornalistico possa essere vissuto non solo come pericolo ma anche come aumento delle possibilità rappresentative della realtà.

Ultima modifica: Mer 23 Feb 2022