Una guida utile per parlare e scrivere dei casi di suicidio

Come parlare del suicidio in tv, sul web, nei giornali? Non è facile e i giornalisti sono sempre assillati da dubbi e incertezze.

Adesso però c’è uno strumetno in più, il primo sito internet dedicato al tema: è “Papageno.news Per un’informazione responsabile sul suicidio”. Nasce da una collaborazione tra medici e giornalisti e ha il patrocinio di ordini e associazioni nazionali e regionali. Lo hanno realizzato il Dipartimento di scienze della sanità pubblica e pediatrica e il master in giornalismo dell’Università di Torino.

Alla presentazione, proprio a Torino, è intervenuto il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli. Il sito «fornisce indicazioni sul modo più corretto di fare informazione a proposito di casi di suicidio, o tentato suicidio, specie nel caso di adolescenti, per ridurre al massimo il rischio di emulazione, senza comprimere il diritto di cronaca e alla buona informazione».

L’effetto dei media può essere di due tipi. Uno, negativo, di emulazione. L’altro invece è l’effetto “Papageno”, insomma un effetto protettivo per chi è più vulnerabile. «La narrazione, da parte dei media, di storie di speranza e di guarigione, può avere un effetto protettivo per le persone che presentano una vulnerabilità in relazione al potenziale suicidio. La gestione attenta della cronaca sui casi di suicidio consente di ridurre il rischio emulativo».

Ultima modifica: Lun 7 Mar 2022

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