L'informazione più 'centrale' nella nuova Rai

L’informazione al centro del servizio pubblico della Rai. E’ stato ribadito con forza nell'assemblea dei Cdr e dei fiduciari della Rai, che si è svolta ita ad Assisi.

Le linee guida adesso ci sono, le ha approvate l’Agcom. Però, si legge sul sito della Fnsi, «serve aprire un dibattito pubblico sulla nuova missione del servizio pubblico, su come adeguare gli obblighi alle nuove esigenze dei cittadini».

I giornalisti della Rai rilevano che lo scenario è “completamente mutato”. L’informazione deve essere qualitativa, «sia nel racconto che nelle immagini e nelle voci, sia anche nella riconoscibilità delle fonti». C’è un richiamo ulteriore all’obiettività e al pluralismo.

«Per fare questo è necessaria la certezza delle risorse disponibili ogni anno per il servizio pubblico radiotelevisivo con la restituzione alla Rai dell'intera quota del canone versato dai cittadini», si legge ancora.

E la Rai deve trasformarsi «da broadcaster a digital media company di servizio pubblico e che valorizzi adeguatamente gli asset industriali della Rai che non possono essere usati per ripianare i conti». Si deve puntare a valorizzare le professionalità interne, in tutta la filiera (i testi, le immagini, il montaggio.

Il documento si conclude con la constatazione che è indifferibile la riforma della governance, che «libererà la Rai dal controllo dei partiti, controllo che va dalla determinazione delle nomine fino alla scelta delle linee editoriali».

Ultima modifica: Gio 31 Mar 2022