Minacce ai giornalisti, escalation allarmante in Italia

Nuovi allarmanti dati sulle minacce ai giornalisti. Emergono dal report annuale del Ministero dell’Interno e dimostrano “una vera e propria escalation di violenza”.

Il Centro di coordinamento dell’attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti, presieduto dalla ministra dell’Interno e istituito insieme con Federazione nazionale della Stampa italiana e Ordine dei giornalisti, ha registrato 232 episodi di intimidazioni nei confronti dei giornalisti.

Di questi, 26 sono legati alla criminalità organizzata (11 per cento), 113 a contesti politico/sociali (49 per cento), 93 ad altre fattispecie (40 per centro). Il web è l’ambiente dove si registrano più criticità. Sono il doppio sia delle minacce fisiche che di quelle dirette. Quasi un quarto (57 episodi) è stato registrato nei confronti di giornaliste.

Nel 2021 l’aumento è stato del 42 per cento.

Le regioni che hanno fatto registrare il maggior numero di casi sono Lazio, Lombardia, Toscana, Sicilia ed Emilia Romagna. In queste cinque regioni ci sono stati 143 episodi (pari al 62 per cento del totale degli atti intimidatori censiti). Solo due le regioni italiane che non hanno fatto registrare casi di intimidazioni ai giornalisti.

La provincia con il più alto numero di casi nel 2021 è stata Roma (43). Poi ci sono Milano (22) e Firenze (10). Seguono le province di Napoli (9 episodi), Trieste (8), Palermo e Modena (7), Reggio Calabria e Catania (6).

Ultima modifica: Mar 5 Apr 2022

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