I giornalisti sportivi restano penalizzati

Gli stadi sono al 100% ormai, ma le stesse regole non sembrano valere per i giornalisti e gli operatori e fotografi dello sport.

Lo denuncia l’Ussi (l’Unione della stampa sportiva) in una nota: «Tribune stampa in molti casi con postazioni ridotte, distanziamento che, qualche fila sotto, non esiste più, accrediti limitati per i fotografi, ai quali non è permesso di avvicinarsi alle panchine o di muovere un passo dai lati corti del campo, accesso alle sale stampa riservato a un solo giornalista per testata, mixed zone in molti stadi ancora chiuse nonostante nessun Cts, organismo ormai in soffitta, possa suggerire comportamento e regole».

L'Ussi allora «sollecita alla Figc un nuovo protocollo, che finalmente ripristini una normalità dimenticata o limitata da disposizioni imposte dalla protezione dell'incolumità e della salute, a cui gli operatori della comunicazione si sono adattati e che, però, ora vanno urgentemente, riformulate per permettere il racconto dello sport, che è diritto ad informare ed essere informati, garanzia della democrazia del Paese».

Ultima modifica: Lun 11 Apr 2022