Gli effetti della guerra sui più piccoli. I finalisti del premio Luchetta

La guerra, ogni guerra, sarà al centro dell’edizione 2022 del premio Marco Luchetta. E ci sarà un’attenzione particolare a come nelle guerre si colpiscano soprattutto i più piccoli.

“Reportage, articoli, fotonotizie: sono tutte straordinarie le testimonianze dei finalisti al Premio giornalistico internazionale intitolato a Marco Luchetta”, spiega la Presidente della giuria, la giornalista Maria Concetta Mattei, che dirige la scuola di giornalismo di Perugia. Ciascuna di esse rappresenta un documento prezioso su un diverso fronte d’emergenza. Insieme costituiscono una rassegna significativa dei diritti dei minori tuttora negati in Italia e nel mondo. Oggi la guerra in Ucraina sta aggravando un bilancio che era già drammatico. Una situazione che pesa in modo inaccettabile sui più piccoli e sugli adolescenti”.

Nella sezione Tv News i finalisti sono: Giammarco Sicuro per Tg2 Storie, che in presa diretta dall’Afghanistan denuncia l’emergenza di oltre tre milioni e mezzo di bambini malnutriti, che lasciano la scuola; Orla Guerin per Bbc World News, che racconta la devastazione anche degli edifici scolastici nello Yemen, dove è un bambino di 9 anni, cieco dalla nascita, a guidare una classe rimasta senza insegnanti; Leonardo Zellino per Tg2 Storie, che al confine tra Afghanistan e Pakistan documenta la fuga dal regime talebano.

Nella terna finalista della Stampa italiana ci sono: il Corriere della Sera/La 27esima Ora con l’inchiesta realizzata da Rita Rapisardi e Federica D’Alessio sul fenomeno dei bambini strappati alle madri separate accusate di alienazione parentale; Barbara Schiavulli, che per Radio Bullets ha raccontato la richiesta di aiuto di quattro bambini soli nella periferia di Kabul; Valerio Giacoia che per Left racconta la tragedia di una comunità di diseredati nei villaggi di Watamu, a pochi chilometri da Malindi, in Kenya, dove bambini poverissimi scoprono il tennis.

Nella sezione Reportage in gara Gregorio Romeo per il lavoro dedicato a Gaza in onda per Piazza Pulita, su La7. Ci sono anche Alessandro Gaeta di Rai Speciale Tg1 per un reportage sull’infanzia negata che attraversa tutta l’Italia e Nicolas Bertrand di France2, che ha raccontato il sud del Madagascar colpito dalla peggiore siccità degli ultimi quarant’anni.

Per la stampa internazionale sono selezionati: i reportage di Jason Burke, che ha documentato su The Guardian i crimini e la repressione del governo ugandese dopo le elezioni; quelli di Campbell Mac Diarmid che su The Telegraph ha rivelato per la prima volta come il governo britannico stia finanziando alcune prigioni siriane dove centinaia di bambini sono detenuti a tempo indeterminato senza imputazione; i reportage di di Pignède Noé e Céline Martelet di La Libre Belgique sulla città di Raqqa.

Per la sezione fotografia sono in finale tre scatti drammatici: sono quelli di Haitham Imad – Epa che sulla prima pagina del Washington Post mostra i fratelli del quindicenne Mahmud Tolba, ucciso in un attacco aereo israeliano; quelli di i Sedat Suna – Epa che ritrae su The Guardian un bambino afgano, mentre si nasconde all’interno di una fogna; infine quelli di Sam Tarling che su The Telegraph documenta la detenzione illegale e ingiustificata di centinaia di bambini nelle prigioni siriane.

Ultima modifica: Mer 13 Apr 2022

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