Stop all'estradizione di Assange, nuovo appello di Ordine e sindacato

Un nuovo forte appello per impedire l’estradizione di Assange. All’inziiativa nella sede della Federazione della Stampa ha partecipato anche il premio Nobel per la pace Adolfo Pérez Esquivel, collegato da remoto, che ha ricordato come «la Gran Bretagna ha deciso l’estrazione di Julian Assange: se avvenisse, sarebbe la sua condanna a morte». L’appello è «a tutti i giornalisti che lottano per la libertà, affinché reclamino la libertà di Assange, che con coraggio civico ha denunciato e pubblicato documenti che testimoniavano la violazione dei diritti umani e dei popoli».

Negli Stati Uniti Assange rischia fino a 175 anni di carcere con la colpa «di aver diffuso documenti riservati contenenti anche informazioni su crimini di guerra commessi dalla forze americane in Iraq e Afghanistan».

In questa direzione vanno le parole di Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti, e Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi.

«Questo è un crimine contro la libertà di informazione», dice Bartoli.
«Credo che questa sia una battaglia che debbano sposare tutti i mezzi di informazione: insieme alla libertà di Assange è in gioco il diritto a essere informati e a conoscere», ha commentato Lorusso.

Un nuovo forte appello per impedire l’estradizione di Assange. All’inziiativa nella sede della Federazione della Stampa ha partecipato anche il premio Nobel per la pace Adolfo Pérez Esquivel, collegato da remoto, che ha ricordato come «la Gran Bretagna ha deciso l’estrazione di Julian Assange: se avvenisse, sarebbe la sua condanna a morte». L’appello è «a tutti i giornalisti che lottano per la libertà, affinché reclamino la libertà di Assange, che con coraggio civico ha denunciato e pubblicato documenti che testimoniavano la violazione dei diritti umani e dei popoli».

Ultima modifica: Mer 22 Giu 2022

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