Nel 2022 'più giornalisti minacciati e meno denunce'

Da gennaio a settembre in Italia ci sono stati 173 episodi di intimidazioni e minacce nei confronti di 564 operatori dei media (giornalisti, blogger, vide operatori), «di cui il 29% è costituito da donne, colpite per il 36% da minacce gender based». Lo scrive Ossigeno per l’informazione.

Non sono gli stessi dati diffusi dal Ministero dell’Interno a inizio dicembre (che riferiva di 84 episodi con un dimezzamento rispetto al 2021). La ragione sta nel fatto che Ossigeno per l’informazione comprende una casistica più ampia di episodi. Comprendono infatti le querele temerarie e le “violazioni del diritto di informazione”.

Dai dati del Ministero emergeva che «per l’88% dei casi “le vittime sono 74 professionisti dell’informazione, tra i quali 21 donne (28%) e 53 uomini (72%). Il 19% delle segnalazioni totali è relativo ad episodi intimidatori perpetrati nei confronti di sedi giornalistiche o di troupe non meglio specificate». Sette episodi su dieci si sono verificati in sole cinque regioni: Lazio, Lombardia, Campania, Calabria e Toscana. Alberto Spampinato, direttore di Ossigeno per l’informazione, dichiara all’agenzia Ansa: “Nel 2022 ci sono stati più giornalisti minacciati e meno denunce alle autorità”.

Ultima modifica: Mer 28 Dic 2022