Diffamazione: in Senato la proposta di modifica

Si riforma il reato di diffamazione e la proposta di legge, presentata da Fratelli d’Italia in Senato, si basa sulla “non punibilità dell’autore della presunta diffamazione se viene pubblicata una smentita”. Nella proposta non c’è più la previsione del carcere ma quella di sanzioni economiche.

Non è una legge che riguarda solo i giornalisti, ma è estesa a tutti coloro che possono commettere il reato

Il primo firmatario, presidente della prima Commissione Alberto Balboni, spiega all’Ansa: “Se chi ha pubblicato una notizia diffamatoria della reputazione altrui si rende conto di aver sbagliato è giusto che abbia la possibilità di riparare”, se invece, prosegue, “chi sbaglia vuole perseverare nell’errore è giusto che vada a processo”. “

Il senatore parla di una sorta di stimolo della politica all’informazione. E sottolinea che il testo riprende quello già elaborato e votato da tutti nella precedente legislatura.

In una intervista televisiva il neo presidente della Fnsi Vittorio Di Trapani rileva alcune criticità, che il sito Fnsi fa emergere. Sulla rettifica: «Si prevede che la smentita non possa avere commento di giornalista o direttore. Questa è una restrizione della libertà editoriale». E sulle azioni legali bavaglio rileva che “non c'è un provvedimento efficace di contrasto a questo fenomeno”.

Ultima modifica: Mer 1 Mar 2023

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