Sull’inchiesta Covid gli effetti della ‘presunzione d’innocenza’. Nota di Ordine e sindacato

Fa discutere la nota della Procura di Bergamo sugli esiti delle indagini sul Covid. Non sono riportati i nomi degli indagati, ci sono pochissimi altri particolari. Nessuna conferenza stampa, un silenzio che provoca la reazione congiunta di Ordine dei giornalisti e Fnsi. Chiedono la revisione della riforma Cartabia sulla ‘presunzione d’innocenza’. Riportiamo il comunicato del presidente dell’Ordine Carlo Bartoli, della segretaria generale Fnsi Alessandra Costante, del presidente Fnsi Vittorio Di Trapani

“A fronte di una indagine sul COVID che coinvolge autorevoli esponenti della politica italiana, la Procura di Bergamo ha emesso uno scarno comunicato in cui non vi è alcuna informazione sostanziale per descrivere fatti di grande interesse pubblico. Sarebbe stato molto meglio indire una conferenza stampa alla luce del sole dove i giornalisti avrebbero potuto porre domande e ricevere risposte, nel rispetto delle persone e del lavoro degli inquirenti così come nel rispetto del diritto dei cittadini ad essere informati.

La vicenda di Bergamo dimostra le criticità delle norme sulla presunzione di innocenza, che vanno corrette al fine di garantire il corretto equilibrio fra il dovere di informare e le garanzie per tutti i cittadini quando vengono indagati".

Ultima modifica: Gio 2 Mar 2023