La necessità del sostegno pubblico all'informazione professionale emerge nel convegno di Firenze

I 60 anni dell’Ordine dei giornalisti adesso si celebrano anche nelle regioni. E il 10 febbraio c’è stato un primo evento in Toscana, nella sede del Consiglio regionale. Era una tappa del percorso che questo organismo ha cominciato ormai da qualche mese sulla “libertà di espressione” e sull’articolo 21 della Costituzione.

Al centro ci sono stati i temi dei cambiamenti della professione giornalistica, della riforma dell’Ordine, del rapporto con la comunicazione e della lotta alle fake news. Il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli ha parlato della necessità “di inclusione per quante più forme di giornalismo riusciamo a ricondurre all’ordine e alla deontologia”. Ha definito la legislazione attuale “non al passo con i tempi”, ha contestato l’applicazione di alcune norme sulla presunzione d’innocenza e sul diritto all’oblio.

“Viviamo un tempo in cui l’informazione e la comunicazione stanno cambiando sempre di più ed è proprio adesso che il ruolo dei giornalisti diventa ancora più importante rispetto al passato – ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo. “Le istituzioni allora devono fare la loro parte. Servirebbe un grosso sostegno pubblico al mondo dell’informazione, se vogliamo che rimanga libera. Come assemblea regionale investiamo tanto a sostegno dell’informazione locale: riteniamo che sia importante sostenerla, perché ogni pezzetto di informazione in più costituisce un pezzetto in più di libertà. Non è scontato, non è banale, mentre le risorse a disposizione si riducono, ma abbiamo deciso di confermare il nostro impegno. Si tratta di un obiettivo centrale e fondamentale”.

Sono intervenuti anche Giampaolo Marchini, presidente di Odg Toscana, e Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana.

Poi ci sono stati gli interventi più tecnici: quelli di Agnese Pini (direttrice di QN) sulle nuove grandi possibilità dell’editoria digitale, del sociologo Carlo Sorrentino sul rischio del “disordine informativo, del giornalista Andrea Schillaci, che ha parlato di un interessante progetto con i giovani per il riconoscimento delle fake news.

Ultima modifica: Ven 10 Mar 2023

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