Diffamazione, l'Ordine fa appello al legislatore

Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti torna a chiedere di adeguare le norme sulla diffamazione. Lo fa votando all’unanimità un documento del gruppo di lavoro “Informazione e giustizia”.

La Corte Costituzionale con la sentenza 150 del 2021 e i numerosi pronunciamenti emessi dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) rendono non compatibile ormai la previsione del carcere con l’art. 10 della Convenzione europea. E neppure sono giustificabili sanzioni pecuniarie troppo elevate, in quanto “costituiscono una ingiustificata limitazione alla libertà di stampa”.

Insomma, anche le pene pecuniarie devono essere “proporzionate” per “non costituire un deterrente all’attività giornalistica”.

Il documento chiede infine che il segreto professionale venga tutelato anche per i pubblicisti.

Ultima modifica: Gio 30 Mar 2023