Times On Line: Murdoch lo vuole a pagamento

times_onlineIl giornalismo lotta per sopravvivere e cerca nuove forme di sostentamento economico: The Times e The Sunday Times, due tra i più diffusi giornali britannici, saranno consultabili online solo a pagamento a partire da giugno. Il prezzo per avere accesso per un giorno al giornale online sarà una sterlina (poco più di un euro), cioè lo stesso di una copia cartacea del Times. Basteranno invece due sterline per avere accesso al sito per una settimana intera.

I due giornali sono di proprietà della News Corporation, l'azienda mediatica globale che fa capo al magnate australiano Rupert Murdoch. Murdoch da diversi mesi guida la crociata degli editori per introdurre le news online a pagamento.

"Il giornalismo di qualità ci costa molto - aveva detto lo scorso agosto - la rivoluzione digitale ha aperto nuovi ed economici canali di distribuzione ma non ha reso i contenuti gratuiti. Abbiamo intenzione di introdurre contenuti a pagamento in tutti i nostri siti d'informazione". Un anno dopo, Murdoch sembra aver mantenuto la promessa e molti altri editori potrebbero decidere di seguire l'esempio.

Finora le uniche testate giornalistiche ad aver introdotto con successo contenuti a pagamento sono state quelle specialistiche, come il Financial Times e il Wall Street Journal, che hanno clienti per lo più nell'area business.

Invece quasi tutti i giornali generalisti che hanno tentato la stessa operazione, come il New York Times nel 2005, hanno dovuto marcia indietro per la  grande perdita di lettori. Ma da diversi mesi la crisi economica globale, la caduta delle entrate pubblicitarie, la migrazione di lettori dal cartaceo al web hanno convinto gli editori che trovare un nuovo modello di business per il giornalismo online è ora una necessità.

Fare inchieste serie e approfondite, inviare reporter nelle zone di crisi internazionali, assicurare indipendenza alla testata è costoso e le versioni cartacee dei giornali non sono più in grado di sovvenzionare le controparti digitali. Per questa ragione moltissime testate in ogni parte del mondo si stanno ridimensionando, tagliando drasticamente gli organici.

L'altra faccia della medaglia è: quanti lettori sono disposti a pagare per le news online? Un terzo, secondo l'agenzia di ricerca Nielsen, che ha posto la domanda a 27.000 persone sparse per 52 paesi del globo. Il 34% del campione si è detto possibilista sulla questione, il 58% ha risposto in modo contrario e l'8% ha detto che ha già pagato per l'abbonamento a quotidiani online. Gli intervistati che si sono detti disponibili hanno però posto una condizione: l'informazione a pagamento deve avere un valore aggiunto, cioè essere più approfondita di quella attualmente fruibile online.

 

Ultima modifica: Lun 10 Dic 2012