La lotta contro le "bufale" in rete

Passo avanti di Facebook e Google nella battaglia alla disinformazione online. I due giganti tech si sono impegnati a impedire ai siti web di cosiddette ‘notizie bufale’ di generare ricavi tramite i propri servizi pubblicitari. Il social di Zuckerberg vieterà ai siti web che mettono in circolazione notizie false l’utilizzo di Facebook Audience Network, così come ha già fatto con quei siti percepiti ingannevoli, illegali o ambigui, mentre Google, da parte sua, punta a prevenire che i propri annunci pubblicitari finiscano “su pagine che distorcono, espongono in maniera errata o celano informazioni circa l’editore, il contenuto dell’editore o lo scopo primario” del sito web. La notizia di queste disposizioni arriva proprio in un periodo in cui il tema delle verità delle notizie in circolazione sulla Rete è tornato al centro dell’attenzione, dopo quanto successo durante la campagna elettorale statunitense, con Facebook che è stata accusata di aver manipolato l’esito del voto a favore di Trump proprio grazie alle ‘bufale’ in circolazione sulle sue pagine, mentre tra i link segnalati dal search di Google ne è spuntato anche uno che dava notizie errate sul conteggio dei voti. Big G ha voluto comunque precisare che le restrizioni non sono una conseguenza del dibattito in corso, ma che erano allo studio da tempo.

Ultima modifica: Mer 16 Nov 2016