Media: appello del Papa per la "limpidezza"

I media possono essere usati per calunniare, per “sporcare la gente”, e questo soprattutto nel mondo della politica. E possono essere usati come mezzi di diffamazione. Lo ha denunciato Papa Francesco nell'intervista al settimanale cattolico belga "Tertio". "I media - ha scandito - devono essere molto limpidi, molto trasparenti, e non cadere, senza offesa, nella malattia della coprofilia, che è il voler sempre comunicare lo scandalo, comunicare le cose brutte... E siccome la gente ha la tendenza alla malattia della coprofagia, si può fare molto danno. Se si orienta l'opinione in una direzione, tralasciando l’altra parte della verità, l'ascoltatore (o il telespettatore) non può farsi un giudizio serio"
"Ogni persona ha diritto alla buona fama; però magari nella sua vita, in precedenza, ha avuto un problema con la giustizia, o un problema nella sua vita familiare, e portare questo alla luce oggi e' grave, fa danno; si annulla una persona!", ha lamentato il Papa. "Nella calunnia - ha ricordato - si dice una bugia sulla persona; nella diffamazione si mostra una cartella, come diciamo in Argentina: 'Se hace un carpetazo', e si scopre qualcosa che e' vero, ma che è giò passato, e per il quale forse si è già pagato con il carcere, con una multa o con quel che sia. Non c'è diritto a questo".
Se non cadono in queste "tentazioni", allora i media, ha concluso il Papa, "sono costruttori di opinione e possono costruire, e fare bene immenso, immenso".

Ultima modifica: Gio 8 Dic 2016