Gli scenari del giornalismo nel 2017: meno "bufale" e più notizie locali

Che giornalismo ci aspetta nel 2017? Le notizie locali si riprenderanno la scena, occupando uno spazio sempre maggiore. E con loro torneranno a lavorare di più anche i cronisti. Le bufale diventeranno sempre più rare e i dati falsi verranno smascherati in modo rapido con degli automatismi di fact-checking...

A ‘prevedere’ il futuro decine di giornalisti ed esperti di digital media tra i più conosciuti al mondo, che hanno detto la loro nelle annuali previsioni del Nieman Lab sulle tendenze e i cambiamenti del giornalismo nell’anno che verrà. Dalle “notizie locali” al “giornalismo selfie”, ecco cosa troveremo sui siti delle testate nel prossimo anno. Non bisogna dimenticare che il 2016 e’ stato l’anno delle bufale e delle campagne mediatiche con testate autorevoli che hanno sbagliato gli appuntamenti politici piu’ importanti come la corsa alla Casa Bianca e la Brexit.

Nieman Lab è una costola della scuola di giornalismo di Harvard, è l’osservatorio sui media per comprendere e individuare i cambiamenti e le sfide della professione nell’era di Internet. Perché l’avvento della rete, si legge sul suo sito, “ha reso possibile una fioritura delle notizie e informazioni senza precedenti, ma allo stesso tempo ha destabilizzato il vecchio modello di business che per decenni ha garantito la qualità del giornalismo”. L’obiettivo di Nieman Lab è dichiarato nero su bianco: “Ottimi giornalisti in ogni angolo del mondo stanno perdendo il lavoro. Vogliamo capire cosa rende un cronista di successo e cosa li fa fallire; aiutare i reporter a piazzare i loro articoli online; aiutare le agenzie a sopravvivere”.

Secondo il nuovo rapporto, dopo decenni di copertura sempre più debole, le notizie locali torneranno definitivamente alla ribalta nel 2017, occupando uno spazio sempre più ampio. Il giornalismo locale finora è stato “divorato” dal declino dei quotidiani. Il giornalismo “paracadute” offerto dalla maggior parte delle grandi testate non offre però alle comunità che vivono fuori dalle metropoli l’attenzione che meritano. Ma ora le cose stanno cambiando. Nuovi modelli di business stanno nascendo per ricreare una connessione tra il tessuto locale di notizie e una rete di giornalisti, dinamici e competenti. Approfondire i fatti locali permette di produrre un giornalismo di spessore, assolutamente unico.

E poi, finalmente, si potrebbe assistere al declino delle cosiddette “bufale”, le notizie false. La ragione è semplice: identificare la spazzatura non è difficile. Ci saranno sempre spazi oscuri sulla rete, ma le testate faranno di tutto per prendere le distanze. Il rischio di perdere la reputazione è enorme, ed è nel loro interesse difendere la credibilità. E sono gli stessi lettori a non voler incappare in queste bufale.

Ultima modifica: Dom 18 Dic 2016