Caso Regeni, nuovo appello per la verità ad un anno dalla morte

Ad un anno esatto dalla scomparsa di Giulio Regeni al Cairo, per ricordare il giovane ricercatore Amnesty International Italia ha organizzato iniziative in tutta Italia e chiede il sostegno dei media per tenere accesi i riflettori sulla vicenda: «Senza di voi al nostro fianco quella verità sarà ancora più difficile da ottenere». L’appello è stato accolto e rilanciato dalla Fnsi...

Per questo Amnesty International Italia ha organizzato per il 25 gennaio, una grande manifestazione a Roma all'Università La Sapienza, dalle 12.30 alle 14.30 e altre iniziative in tutta Italia.
«I media italiani – ha sostenuto il portavoce di Amnesty Italia – hanno dato un grande contributo alla campagna "Verità per Giulio Regeni", garantendo, e non era un fatto scontato, che per un anno di seguito l'attenzione rimanesse alta. Ora è necessario non abbandonare Giulio, i suoi familiari e la ricerca della verità. Ci troviamo oggi di fronte al rischio che, dopo mesi di depistaggi e insabbiamenti, ci si possa accontentare di una "verità di comodo" che chiuda la vicenda e favorisca il ripristino di normali relazioni tra Italia ed Egitto. Una "verità di comodo" di cui accontentarsi per stanchezza o per la constatazione che è impossibile ottenere di più».

Al contrario, Amnesty sostiene la necessità che si continui a ricercare la verità "vera", per quanto scomoda possa essere: quella che ci dica chi ha ordinato, chi ha eseguito, chi ha coperto e chi ha finora reso impunite la tortura e l'uccisione di Giulio. «Senza i media al nostro fianco – conclude la nota – quella verità sarà ancora più difficile da ottenere».

Ultima modifica: Mer 25 Gen 2017