Internet spietato con la mediocrità, e il giornale cambia...

La professione giornalistica in America sta cambiando nuovamente. Un rapporto interno dei dirigenti del New York Times suggerisce di cominciare a trascurare gli articoli più ordinari, perché "internet è spietata con la mediocrità"...

Il documento – intitolato “Journalism That Stands Apart” (“Giornalismo che si distingua”) prende di mira un caposaldo del giornalismo: gli articoli trascurabili. E’ stato realizzato dal gruppo “2020”, una squadra di sette giornalisti del New York Times che ha il compito di tracciare un percorso per il futuro del giornale. Indipendentemente da cosa accadrà con i numeri del personale, i giornalisti del New York Times sono stati sollecitati a nuotare controcorrente cercando di realizzare contenuti ad alto impatto e meno articoli che non siano in grado di distinguersi dal mucchio.

«Dedichiamo un gran numero di risorse a storie che vengono lette relativamente da poche persone», si legge nel documento del gruppo 2020: «ad eccezione di settori che sono di interesse per gli obiettivi aziendali o in cui è dimostrato che gli articoli abbiano un altissimo valore per gli abbonati, ci sono poche giustificazioni per questa tendenza. È una perdita di tempo – per i giornalisti, per i redattori che si occupano della lavorazione del pezzo, per i copy editor, i photo editor e altri ancora – che annacqua la nostra attività giornalistica.

Pare che le storie meno lette siano spesso quelle più “di servizio”, articoli di aggiornamento, solitamente con poco contesto, senza elementi visivi e che in larga misura non si differenziano dalla concorrenza. Spesso non sono contenuti giornalistici per cui valga la pena pagare, perché se ne possono trovare versioni simili gratuitamente altrove». I lavori giornalistici ordinari – conclude il rapporto – vengono smascherati con facilità: «internet è spietata con la mediocrità».

Al di là dei giudizi di merito su questa notizia che riportiamo e che certamente merita attenzione, riteniamo nteressante a questo proposito una parte dell'intervista al prof. Fabris disponibile sul canale UcsiTV di YouTube a questo link https://youtu.be/Fl9LMktcsHU. Alla domanda specifica: "cosa serve secondo lei al giornalismo di oggi?"risponde "la creatività". (ar)

Ultima modifica: Dom 29 Gen 2017