I ragazzi digitali, più social e meno felici

Secondo una ricerca della BBC ogni ora trascorsa sui social network riduce il livello di felicità del 3% .
In una società sempre più fondata sullo scambio di informazioni tra identità digitali, i social network ricoprono ormai un ruolo centrale nella quotidianità delle persone...

Tablet, computer e smartphone consentono a chiunque di collegarsi al web senza difficoltà ed è proprio grazie a questi strumenti che l’età anagrafica degli utenti si sta progressivamente abbassando. Un sondaggio della BBC conferma questa tendenza, rivelando che tre quarti dei ragazzi tra i 10 e i 12 anni possiede già un proprio account.

Accertata la presenza dei social network nella vita dei giovanissimi, i ricercatori dell’Università di Sheffield hanno condotto una ricerca per studiarne gli effetti considerando sei indicatori di riferimento: compiti, percezione di sé, famiglia, amici, scuola e vita nel suo complesso. Il lavoro, pubblicato sull’Institute of Labor Economics, si intitola Social Media Use and Children’s Wellbeing ed è concentrato su un campione rappresentativo di ragazzi inglesi dai 10 ai 15 anni, ai quali è stato chiesto quanto tempo avessero trascorso collegati su Bebo, MySpace e Facebook.

Dai risultati è emerso che le relazioni sociali possono trarre vantaggio dai social network ma, allo stesso tempo, una presenza eccessiva all’interno del mondo digitale può pregiudicare i contatti umani veri e propri, fondamentali soprattutto per la crescita dei giovanissimi. E’ stato stimato che a un’ora trascorsa sui social equivarrebbe una perdita del 3% di probabilità di trascorrere una vita felice.

Anche alcuni studi italiani sottolineano gli effetti negativi che i social network possono avere sulla vita dei ragazzi. Fabio Sabatini, che insegna Politica economica alla Sapienza di Roma, a seguito di un’indagine Istat, ha infatti affermato che “l’uso dei social media è correlato in modo statisticamente significativo e negativo con la propria soddisfazione economica, perché incoraggia i confronti e le comparazioni".

Ultima modifica: Sab 4 Feb 2017