Celebriamo la radio: il mezzo più antico ha saputo rinnovarsi

Il 13 febbraio è la “Giornata mondiale della radio”, e lo slogan scelto dall’Unesco per celebrarla è “la radio sei tu!”.
Un mezzo, questo, che ha avvicinato popoli e culture, ha fatto condividere esperienze e speranze, ha offerto, in momenti storici particolari, una reale libertà di espressione.

Neppure nella nostra epoca “multimediale” e “degli schermi” la radio è tramontata: non solo il suo fascino resta immutato, ma la tecnologia adesso apre nuove straordinarie opportunità.

La radio si trasforma, si integra con internet e con i nuovi mezzi, e così arricchisce i suoi contenuti. Nello stesso momento mantiene due caratteristiche di fondo: l’accessibilità e la “pervasività”.
Una radio, oggi, può essere certo più sofisticata di un computer, una radiolina da pochi euro resterà sempre un modo semplice, pratico ed efficace, per collegarsi al mondo.

Sul tema interviene anche la nostra presdiente Vania De Luca, sul sito www.copercom.it  La radio - scrive - mantiene tutta la sua attualità e la sua validità, tra l’altro raggiungendo tutte le zone del mondo: è l’unico strumento che riesce a raggiungere in diretta, e velocemente, le varie parti della terra non coperte dagli altri media, raccogliendo racconti e testimonianze che altrimenti sarebbero oscurati”. Per questo, conclude, “rimane un grande strumento, da potenziare ancora di più”.

Ultima modifica: Lun 13 Feb 2017

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