In un mondo di sfiduciati recuperano credibilità i media tradizionali. Il nuovo rapporto Edelman

E' un mondo di 'sfiduciati' quello fotografato dalla diciassettesima edizione dell''Edelman Trust Barometer', l'indagine annuale condotta in 28 paesi su un campione di 33.000 persone dall'agenzia di relazioni pubbliche Edelman, per misurare il grado di fiducia nei confronti di media, governo, aziende, associazioni non governative...

L'indice globale ha perso 3 punti rispetto alla scorsa edizione (da 50 a 47) ed è sceso in 21 dei 28 stati esaminati dalla ricerca. Anche in Italia diminuisce, anche se il nostro paese ha perso un solo punto, passando da 48 a 47. Siamo secondi in Europa dopo l'Olanda, si perde fiducia in media e aziende (in calo di due punti rispetto allo scorso anno), mentre migliorano la propria posizione (un punto guadagnato) associazioni non governative e governo.

Élite e opinione pubblica nel mondo (e in Italia) sono sempre più distanti: aumenta ancora la differenza nel grado di fiducia tra la parte del campione denominata 'informed public' (un pubblico d'élite con età compresa tra i 25 e i 64 anni, alto reddito e grado d'istruzione universitario, consumatori di notizie e coinvolti nella vita economica e politica del paese) e la 'mass population' (il resto della popolazione).

Su scala globale la fiducia cala per tutte le singole categorie esaminate, con i media che scendono di ben 5 punti rispetto allo scorso anno. In Italia crolla la considerazione dei social (-11 punti).
In Italia, nonostante l'indice abbia perso un solo punto e due categorie su quattro abbiano guadagnato terreno, la fiducia nel sistema nel suo complesso (giustizia sociale, speranza nel futuro, senso di fiducia) è a livelli molto bassi: solo il 4% del campione ha fiducia, il 24% è incerto e addirittura il 72% si dichiara convinto che il sistema abbia fallito, un record assoluto condiviso con la Francia. In testa alle preoccupazioni degli italiani ci sono la corruzione (86% del campione) e la globalizzazione (73%).

La fiducia nei media su scala globale è scesa di 5 punti al 57%, il declino maggiore tra le tutte le categorie dal 2012. Gli italiani sono meno fiduciosi nei media, e i social fanno peggio di tutti con 11 punti in meno e diventano la fonte d'informazione con meno credibilità. In testa alla classifica i motori di ricerca, seguiti dai media che operano solo online. Al terzo posto i media tradizionali che continuano nel trend di crescita iniziato nel 2013 e guadagnano 8 punti rispetto allo scorso anno.

Ultima modifica: Lun 20 Feb 2017