Contro fake news e odio on line ecco l'arma di Google

Google si schiera al fianco di editori e giornali contro i “leoni da tastiera”. La nuova arma, ancora in fase sperimentale, si chiama Perspective e promette di migliorare le conversazioni online combattendo l’odio in rete. Si tratta di una tecnologia che è in grado di riconoscere e identificare i commenti offensivi che compaiono, gratuitamente, sotto ogni articolo...

Sono gli utenti a giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo di Perspective. I commenti che la tecnologia prende in esame, infatti, vengono contrassegnati con uno “score”, un punteggio assegnato in base alle indicazioni che i lettori hanno dato su commenti simili e segnalati per il loro contenuto volgare e “tossico”.

La fase beta di Perspective è stata testata, negli scorsi mesi, grazie ad un lavoro congiunto con il New York Times. Più precisamente con il team che, ogni giorno, controlla e modera oltre 11mila commenti. Tutti prima della pubblicazione. Un numero elevatissimo che ha portato il giornale a fare una scelta dolorosa: aprire alla discussione solo il 10% degli articoli. Con la tecnologia di Google è stato possibile costruire dei modelli che semplificano queste operazioni di analisi e valutazione. Uno strumento che consentirà di aumentare questa percentuale così bassa.

Perspective è innanzitutto uno strumento che potrà cambiare le regole legate alla moderazione dei commenti e semplificare la vita dei social media manager. Ma avrà anche un ruolo fondamentale nel sensibilizzare le community sull’importanza dell’apporre la propria firma e le proprie dichiarazioni sul web. Abbatterà cioè le distanze che, nella mente di molte persone, permangono tra reale e virtuale, tra voce e tastiera. Insomma “potrete direttamente vedere il livello di “tossicità” del vostro intervento nel momento in cui lo state scrivendo”.

L’obiettivo finale è quello di provare a invertire una rotta che sembra portare molte piattaforme verso una deriva d’odio e rabbia. Combattere le fake news da un lato e apporre un veto all’odio, grazie all’intelligenza artificiale, dall’altro. Due ingredienti che, mescolati insieme, potrebbero farci cambiare prospettiva sul futuro del giornalismo online.

Ultima modifica: Ven 24 Feb 2017

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