Fotografi italiani ai primi posti del 'Sony World Photograpy Awards'

23 fotografi italiani sono inclusi tra i primi finalisti delle categorie Professionisti e Open. Delle 49 nazionalità rappresentate in shortlist, l’Italia ha più finalisti di qualunque altro paese. E' l'anno record per il nostro paese ai Sony World Photography Awards 2017, giunto al decimo anno di vita, le cui candidature sono state annunciate il 28 febbraio...

Sono state oltre 227.000 le opere inviate da 183 paesi alla decima edizione dei World Photography Awards e i giudici hanno voluto premiare le immagini che rappresentano il meglio della fotografia contemporanea.

Nella categoria Professionisti, sono 14 i fotografi italiani (inclusa una coppia) che si sono classificati tra i finalisti per i loro lavori di spessore, composti ognuno da 5-10 immagini. Nella categoria Open, che premia le migliori immagini singole appartenenti alle 10 categorie in concorso, 9 sono i fotografi italiani finalisti. Altri 25 italiani si sono piazzati tra i primi 50 fotografi segnalati nella loro categoria all’interno del concorso Open.

I vincitori della categoria Open saranno annunciati il 28 marzo, mentre quelli della categoria Professionisti saranno rivelati durante la cerimonia di premiazione, che si terrà a Londra il 20 aprile. I premi includeranno le più avanzate attrezzature fotografiche digitali firmate Sony, il viaggio alla cerimonia di premiazione a Londra e un premio in denaro di 30.000 dollari.

Le opere dei finalisti e dei fotografi con menzione speciale saranno esposte insieme alle altre opere finaliste e vincitrici alla mostra “Sony World Photography Awards & Martin Parr – Edizione 2017”, che si terrà a Londra dal 21 aprile al 7 maggio.

Storie di grande impatto dal punto di vista umano sono state presentate da numerosi dei fotografi finalisti. Karl Mancini (“attualità”) mette in luce il numero crescente di donne assassinate in Argentina, nonostante la nuova legislazione in tema di femminicidio, mentre nella stessa categoria il lavoro di Alessio Romenzi documenta i soldati libici a difesa di Sirte, contro l’ISIS. I “Ritratti persi di famiglia” di Dario Mitidieri (“ritratto”) racconta la storia di coloro che hanno perso dei parenti nella guerra della Siria, mentre il lavoro di Majlend Bramo’s (“vita quotidiana”) è parte di un progetto a lungo termine che documenta la scomparsa della comunità Parsi a Mimbai, in India.

Ultima modifica: Dom 5 Mar 2017