E' in corso a Perugia il Festival del Giornalismo

Dall’America di Trump e dalle sfide poste dal neo presidente anche al mondo dell’informazione fino alle Filippine di Duterte, dalla Siria all’Africa alla Turchia di Erdogan dove la libertà di informazione è minacciata, dall’Europa alle prese con la Brexit ai temi connessi alle guerre e alla povertà che imperversano in molti angoli del mondo; e poi ancora dibattiti sulle fake news e sul molti altri temi, workshop, presentazioni di libri, musica e lo spettacolo di Gazebo.

Sarà, in sostanza, una riflessione sui temi più rilevanti del giornalismo e dell’attualità l’undicesima edizione del Festival internazionale del giornalismo, a Perugia fino al 9 aprile.
Al Festival – come e’ stato precisato in una nota – ci sono due punti fermi su altrettanti temi caldi: «Prenderemo posizione sulle fake news e ci opporremo a chi vuole filtri, censure o legiferare sulla verità. Noi vogliamo puntare sull’alfabetizzazione per l’utilizzo dei media a favore dei cittadini». Durante e dopo il Festival poi ci sarà battaglia sulle cosiddette ‘querele temerarie’ fatte specialmente dal potere politico.

Complessivamente arriveranno a Perugia 500 speaker da 44 paesi, i quali daranno vita a un programma fatto di 250 eventi in 5 giorni. Tantissimi i temi dei quali si discuterà: oltre a quelli già elencati ci sono la spinta dei movimenti populisti, l’attivismo, i diritti umani, la crisi di fiducia nei media. E, a proposito di diritti umani a Perugia, ci saranno anche i genitori di Giulio Regeni.

Ultima modifica: Mer 5 Apr 2017