Un terzo dei giornalisti europei ha subito minacce, la reazione spesso è l'auto-censura

A poche ore dall’attesa liberazione del giornalista lucchese Gabriele Del Grande (che era stato fermato e trattenuto in Turchia), emergono alcuni dati significativi e inquietanti sulle pressioni illecite a cui vengono sottoposti i giornalisti.

Infatti una ricerca pubblicata dal Consiglio d'Europa e basata su un questionario a cui hanno risposto anonimamente, tra aprile e luglio 2016, un migliaio di giornalisti, ha rivelato proprio che i giornalisti in Europa sono spesso esposti a gravi interferenze nel loro lavoro, inclusi atti di violenza e intimidazione, e molti per paura e per proteggersi ricorrono all'auto-censura.

Quasi un terzo di coloro che hanno risposto dichiara di aver subito violenza negli ultimi tre anni, mentre il 69% dichiara di essere stata oggetto di intimidazione, minacce, calunnia e umiliazioni.
Il 53% dichiara di essere stato vittima di attacchi di cyberbullismo, il 50% di essere stato intimidito da un gruppo d'interesse, il 43% da un partito politico, il 35% dalla polizia. Il 39% dice di essere stato sottoposto a sorveglianza.

La ricerca mostra che i giornalisti temono di divenire vittime di qualche forma di violenza fisica o psicologica e un terzo teme per l'incolumità dei propri cari. È stato inoltre rilevato che i livelli di auto censura tra i giornalisti sono elevati. Il 31% dice di essersi sentito forzato ad annacquare una storia con elementi controversi, il 23% afferma di non aver pubblicato determinate informazioni e il 15% di aver totalmente abbandonato l'inchiesta che stava svolgendo.

Ultima modifica: Lun 24 Apr 2017