Sindacato dei giornalisti in piazza contro minacce e precariato

Tanti annunci dalla politica ma ancora niente è stato fatto per mettere un freno alla querele temerarie contro i giornalisti : #bastaprecariato, #bastaquereletemerarie, #bastacronistiminacciati sono gli hashtag/slogan che hanno scandito il 'presidio simbolico' di un'ora organizzato dalla Fnsi, con il sostegno di una decina di organi e associazioni di giornalisti (fra gli altri, Odg, Inpgi, Casagit, Articolo 21 e Unione Nazionale Cronisti Italiani) a Piazza Montecitorio. All’iniziativa ha aderito anche l’Ucsi.

Una protesta ''irrituale e insolita'', come l'ha definita il presidente della Federazione Nazionale della Stampa italiana Beppe Giulietti, per chiedere a Governo e Parlamento provvedimenti concreti sul contrasto al fenomeno delle querele temerarie, sul problema delle minacce ai cronisti e sui temi del lavoro, della lotta al precariato e dei diritti.

''Nei decreti attuativi sull'editoria - ha detto Raffaele Lorusso, segretario dalla Fnsi - hanno accolto solo le richieste degli editori, ci sono 45 milioni di euro in più ma per accompagnare altri colleghi alla porta non per creare occupazione''. Il precariato ''ormai è dilagante e informazione precaria vuol dire informazione più debole''.

Hanno offerto la loro testimonianza anche giornalisti che nelle loro redazioni stanno vivendo battaglie sindacali e situazioni di incertezza come sta succedendo all''Unità, arrivata all'8/o giorno di sciopero a oltranza; Metro; il Tg5 di Roma, che è in sciopero per il previsto trasferimento della redazione a Milano, ''a meno che l'azienda non ci convochi per spiegare il piano di riorganizzazione'' ha detto Paolo Trombin; la Rai, ancora senza piano news; il Sole 24 ore e le agenzie di informazione, che con le procedure di gare europee volute dal governo, ''rischiano di finire sotto scacco'' ha detto Cristiano Fantauzzi dell'Adn Kronos.

''Questo presidio simbolico forse dovrà portare a una grande manifestazione nazionale, anche se nessuno si augura ce ne sia bisogno”, ha spiegato Giulietti. “E' importante essere tornati a riunire, come succede oggi, gli organi che ci rappresentano tutti insieme, per chiedere al governo di fare quello che ha promesso''.

Ultima modifica: Gio 25 Mag 2017