Dura risposta di Ordine e sindacato alla 'caccia all'untore' di alcuni giornali. Il contributo dell'Ucsi (dati alla mano).

I titoli di questo mercoledì di alcuni giornali (“Libero” e “Il Tempo”) scatenano la reazione dura del presidente dell’Ordine dei giornalisti Nicola Marini. La vicenda naturalmente è quella della morte per malaria della bambina di Trento e i due quotidiani – secondo Marini – “rievocano certa ‘caccia all’untore’ di manzoniana memoria e non fanno certo onore alla nostra professione di giornalisti”.

Sulla stessa linea anche i vertici della Fnsi: “Il ricorso a titoli sensazionalistici e privi di riscontri oggettivi nei confronti di persone straniere – concordano Giulietti e Lorusso - oltre a minare la credibilità dell'informazione, viola il testo unico dei doveri del giornalista, in particolare in materia di diffusione di notizie sanitarie, ingenerando nell'opinione pubblica timori infondati”.

Inoltre si rileva che “le generalizzazioni finalizzate ad incitare sentimenti di odio e di risentimento per motivi razziali contrastano, al di là dell'etica e delle regole professionali, con la missione primaria del giornalismo che deve saper costruire la fiducia dei lettori rispettando sempre la verità sostanziale dei fatti e la tutela delle personalità altrui”.

Sulla vicenda interviene anche l'Ordine dei giornalisti del Lazio, che in una nota della presidente Paola Spadari e della segretaria Silvia Resta “prende le distanze e stigmatizza titoli e articoli come quelli apparsi su Il Tempo di Roma (‘ecco la malaria degli immigrati’) e su Libero (‘dopo la miseria portano le malattie’), espressioni – rilevano – che nulla hanno a che vedere con il giornalismo e con il racconto dei fatti, e che rischiano di avere un effetto di incitamento all'odio, alla violenza e alla discriminazione razziale”.

Su certo tipo di giornalismo, ed evidentemente di distorsione interessata dei fatti, l’Ucsi stessa ha preso molte volte posizione. Vi rimandiamo al link di un articolo di Paola Springhetti di pochi giorni fa (22 agosto), nella rubrica del nostro sito “l’alfabeto delle idee”. Il titolo era eloquente: dalla lettera M si componeva la parola “Migranti”, ma anche “Mistificazione, talvolta, della realtà che li riguarda”. Qui potete leggerlo ancora una volta, anche con i dati oggettivi a cui fa riferimento..

Ultima modifica: Mer 6 Set 2017