Ad Assisi confronto sull'informazione. De Benedetti: 'giornali pilastro della democrazia'

“È importante far sopravvivere i giornali, che sono un pilastro della democrazia, e lo dico in qualità di convinto democratico”: lo ha affermato Carlo De Benedetti, che si è definito un “editore in pensione” che “non dimentica di esserlo, pur non praticando più”, durante un incontro ad Assisi sul futuro del giornalismo, ed in particolare della carta stampata, nell’ambito del ‘Cortile di Francesco’ in programma fino a domenica.

“Quando ancora oggi arriva un regime dittatoriale – ha detto – i primi ad essere eliminati sono i giornali”. Per De Benedetti è quindi “un bene” che in Italia “ci siano giornali che esprimono opinioni radicalmente diverse su tanti temi, un segnale che la nostra democrazia è libera”. Perché, ha aggiunto, “solo quando ci si può informare da fonti diverse significa che c’è democrazia e libertà”.

Ma per De Benedetti è “un grande male” il fatto che i giornali “siano in crisi in tutto il mondo occidentale”. “Si vendono meno copie – ha osservato – e ci sono sempre meno giovani lettori” ma anche per questo motivo, ha sottolineato, “dobbiamo fare in modo che i giornali continuino ad esistere”.

“Ai giornali – ha concluso- non servono sussidi, ma chi partecipa al mondo dell’informazione, a cui i giornali danno un enorme contributo, deve contribuire all’aumento inevitabile dei costi”.

Ultima modifica: Sab 16 Set 2017

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