'Il giornalismo precario rende precaria la democrazia'. Iniziativa a Roma

Fnsi, Ordine, Inpgi, Casagit, Fondo di previdenza complementare, associazioni che lottano per la libertà di stampa, cronisti minacciati e sotto scorta saranno hanno organizzato un presidio davanti a Montecitorio e il 6 dicembre incontreranno il premier Gentiloni.

«Il diritto di cronaca è sotto attacco da più parti e con esso la libertà di stampa. I temi delle querele-bavaglio, del carcere per i giornalisti, delle minacce e delle aggressioni ai cronisti, i pericoli contenuti nel decreto di riforma delle intercettazioni – ha detto il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti – sono gli stessi che sottoponiamo a politica e istituzioni dall’inizio di questa legislatura».

«Il motto di questo presidio, "Libertà precaria, lavoro precario, vite precarie", in definitiva significa ‘democrazia precaria’. A chi ha espresso solidarietà ai giornalisti minacciati e aggrediti negli ultimi giorni – ha spiegato il segretario generale Raffaele Lorusso – chiediamo di adoperarsi in parlamento per dare via libera ai provvedimenti a difesa del diritto di cronaca

Prima del presidio presidente dell'Ordine e segretario generale e presidente della Fnsi sono stati ricevuti dal presidente del Senato, Pietro Grasso. A conclusione del sit-in una delegazione più ampia, composta dai rappresentanti di Ordine e Fnsi e dai presidenti degli enti di categoria, ha incontrato la presidente della Camera, Laura Boldrini.

Ultima modifica: Gio 23 Nov 2017

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