Crolla l'occupazione, giornalisti in piazza a Milano.

Oltre trecento giornalisti hanno partecipato a Milano alla manifestazione organizzata dall’Associazione lombarda dei giornalisti (Alg) in piazza della Scala.

Tra i temi al centro dell’iniziativa “il crollo dell’occupazione – 3.500dipendenti in meno in 5 anni a livello nazionale, 800 fino a ora quest’anno -, la sensibile riduzione dei salari falcidiati da stati di crisi con cassa integrazione, solidarietà e prepensionamenti, la condizione talvolta drammatica dei collaboratori pagati 5 euro a pezzo”.

All’iniziativa ha partecipato anche l’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. “Chiediamo che si torni a ritenere ‘strategico’ il settore dell’informazione nelle politiche economiche di sviluppo e del lavoro di questo Paese”, ha detto Paolo Perucchini, presidente dell’Alg, “dobbiamo ritrovare un orgoglio di categoria”, ha sottolineato Anna Del Freo, segretaria generale aggiunta della Fnsi.

«Per la prima volta dopo anni siamo in piazza. E lo siamo oggi perché il mondo dell’informazione e l’industria dell’editoria siano esse cartacee, radiotelevisive e digitali, sono ad un punto di svolta. È ormai un decennio – ha aggiunto il presidente Perucchini – che il nostro settore, l’editoria e il giornalismo, è afflitto dalla morsa di una crisi che non molla la presa. Con l’aggravante che il sistema dell’editoria che qui, in Lombardia, ha il cuore pulsante a livello nazionale, è sempre più schiacciato da un problema di identità. Perché i prodotti editoriali da troppo tempo non riescono a reggere la prova del mercato. Perché gli editori non puntano più su nuovi prodotti e progetti di qualità, ma sembrano impegnato solo a "resistere" attraverso tagli economici mirati al costo del lavoro quando non direttamente all'occupazione. Perché sono pochi gli investimenti messi sul tavolo nel nostro settore. Perché sono pochissime le idee nuove che emergono. Per anni gli editori ci hanno detto che la qualità non paga. Agli editori non importava cosa offrivano al lettore, cosa vendevano: l’importante era dare al lettore qualcosa che costasse poco produrre. Questa filosofia è purtroppo ancora dominante. È diventata il mantra dei manager. Occorre tagliare e basta».

Ultima modifica: Dom 26 Nov 2017